orditura

 

Macchine ed attrezzature presenti

 

 

 

 

 

 


 

 

L’orditura è l’operazione di preparazione dell’ordito (I fili longitudinali in un tessuto a navetta) e consiste nel trasferire il filato, contenuto nelle bobine di filatura o delle rocche, sul subbio da caricare dietro al telaio pronto per la tessitura.

Lo scopo dell’orditura è di assemblare un determinato numero di fili di ordito su un singolo subbio. L’operazione viene eseguita su macchine dette orditoi

Il filato di ordito potrà essere poi sottoposto ad un processo di imbozzimatura (incollatura). Il suo scopo è quello di rendere più resistenti all’usura i fili sottoposti alle sollecitazioni meccaniche del telaio. Contemporaneamente l’imbozzimatura tende a far aderire al corpo del filato le estremità delle fibre sporgenti, che si manifestano sotto forma di peluria superficiale, affinché non se ne stacchino durante le operazioni successive. L’operazione interessa soprattutto i fili di ordito ed eccezionalmente anche quelli di trama, che vengono trattati in matassa, in rocca o in spola.

L’operazione successiva a quella di imbozzimatura del filato è quella di incorsatura dello stesso: fino a questo momento, tutti i fili dell’ordito sono raccolti su subbio. A questo punto, prima che questi venga montato a telaio, è necessaria un’ulteriore operazione. Il telaio viene fermato in quanto il nuovo subbio dev’essere montato, essendo necessaria la passatura di ciascun filo in una serie di dispositivi. Tale operazione viene appunto detta incorsatura. Nel percorso lungo il telaio il filo di ordito viene inserito nella lamella del guardiaordito per l’arresto in caso di rottura; attraversa poi l’occhiello della maglia del liccio e il dente del pettine. Dal momento che su un subbio possono essere caricate diverse migliaia di fili, l’intera operazione di incorsatura occuperebbe un tempo notevole, se eseguita a telaio. Di conseguenza, generalmente l’incorsatura viene eseguita globalmente fuori dal telaio, mentre operazioni parziali come la posa delle lamelle e la passatura in pettine possono essere eseguite direttamente a telaio. Ogni capo è infilato nella giusta maglia, secondo quanto predisposto dal rimettaggio, nel giusto dente del pettine, secondo quanto indicato dalla passatura in pettine e fornito dalla sua lamella. Il subbio così preparato è pronto per essere caricato a telaio ed essere trasformato in quel particolare tipo di tessuto al quale è stato destinato.

 

 

ATTREZZATURE ED IMPIANTI UTILIZZATI

 

1 – Orditoio sezionale

 

 

Sugli orditoi vengono avvolti gruppi di fili detti portate o sezioni su di un grande cilindro chiamato botte o aspo, una accanto all’altra, fino all’avvolgimento di tutti i fili dell’ordito nella lunghezza e nell’altezza previsti per l’ordimento. Eseguito l’avvolgimento di tutte le sezioni stabilite, l’ordito viene trasferito sul subbio destinato al telaio.

L’orditoio è sostanzialmente costituito dalle seguenti parti.

-        Cantra: è la rastelliera dove vanno disposte le rocche che formeranno i fili di ogni portata.

-        Pettine di invergatura: è l’elemento che tiene separati i fili pari dai fili dispari per dare a ciascuno di essi la propria posizione da mantenere sempre anche durante la tessitura (in ogni dente passa un filo solo).

-        Pettine di riduzione: questo elemento dà alla portata la giusta altezza, che ripetuta tante volte, va a costituire l’altezza di tutti i fili di ordito. In ogni dente passano più fili.

-        Aspo: è costituito da un grande cilindro avente una forma conica nella parte iniziale, che impedisce ai fili della prima portata di rovesciarsi con l’aumento dello spessore della portata stessa (metri orditi). Lo stesso procedimento viene ripetuto per ogni portata e l’una si adagia sull’altra.

-        Subbio di ordito: una volta eseguito l’avvolgimento di tutti i fili di ordito sull’aspo, questi vengono scaricati contemporaneamente e riversati sul subbio destinato al telaio (operazione di scaricamento della botte).

-        Quadro di comando elettrico: lo stesso aiuta l’operatore nella programmazione di tutti i parametri tecnici indispensabili allo svolgimento regolare del processo di orditura

-        Dispositivo di ceratura: Per la realizzazione di alcuni articoli, il filo deve essere impregnato mediante appositi prodotti ceranti. Gli stessi vengono cosparsi facendo passare il filo al di sotto di un rullo posto all’interno di un serbatoio in cui è presente il prodotto in questione. Mediante questo metodo, il prodotto verrà applicato su entrambi i lati del filato

 

 

2 - Orditoio campione a botte

 

 

In questo tipo di orditoi, la botte su cui viene avvolto il filato rimane fissa. A muoversi è una navetta che avvolge il filato sulla stessa. Man mano che il filato viene avvolto, quello già presente sulla botte viene spostato verso la parte opposta della stessa in modo da lasciare spazio a quello che deve ancora essere prelevato dalla cantrina di carico. Questo tipo di orditura, detta frazionale non è adatta per produzioni su vasta scala in quanto il numero di metri avvolgibili su questi supporti è molto ridotto rispetto a quelli che è possibile caricare su un orditoio di tipo sezionale.

 


 

3 – Orditoio verticale

 

 

Anche l’orditoio verticale è utilizzato per la preparazione di provini e campioni. L’impianto è composto da una piccola cantra, da un orditoio a sviluppo verticale e da una macchina insubbiatrice collocata dietro l’orditoio, sulla quale può essere eseguito l’incollaggio o l’inceratura dell’ordito. Questa macchina offre un notevole vantaggio rispetto agli orditoi sezionali, in quanto il tempo di preparazione è ridotto al minimo: l’imbancatura richiede una sola rocca per colore o per qualità di filo da ordire.

 

 

4 – Imbozzimatrice (macchina per incollaggio)

 

 

Gli scopi dell’imbozzimatura sono molteplici:

-        Rinforzare il filato , aumentando la coesione delle fibre;

-        Rendere la superficie esterna del filato più liscia, impedendo alla peluria superficiale dei fili di produrre ingarbugliamenti;

-        Lubrificare i filati, in modo da ridurre l’attrito durante il processo di tessitura.

La bozzima classica, che agisce da addensante, è costituita generalmente da alcool polivinilico in soluzione acquosa, a cui sono aggiunte sostanze ammorbidenti e antischiumogene. Dopo la successiva essiccazione dei fili impregnati della bozzima si ha la lubrificazione degli stessi mediante sostanze grasse e cere in soluzione acquosa.

L’imbozzimatrice è costituita dalle seguenti parti:

-        Scaricatore, dove il subbio dei fili di ordito viene srotolato per l’alimentazione della macchina.

-        Marna d’appretto: è la vasca dove avviene l’impregnazione del filato mediante immersione nella bozzima. All’interno della marna c’è una serie di cilindri fissi contrapposti ad un’altra serie di cilindri regolabili in altezza che effettuano la funzione di immersori e di spremitori che regolano la quantità di bozzima assorbita dal filato. I cilindri inferiori sono in acciaio, mentre quelli superiori sono ricoperti in gomma o feltro. Per ottenere una imbozzimatura uniforme devono essere mantenuti costanti il livello della soluzione nella vasca, la temperatura e la concentrazione della bozzima.

-        Zona di essiccazione: è la zona in cui avviene l’asciugatura del materiale in maniera rapida e uniforme. L’essiccazione è ottenuta mediante passaggio dei fili attorno ad una serie di cilindri riscaldati e/o per mezzo di aria calda all’interno di una apposita camera. I cilindri, al cui interno circola vapore, hanno una temperatura che varia da 110 a 150 °C; all’interno della camera con aria calda si ha invece una temperatura costante di 150 °C.

-        Inceratore, dove un cilindro in rotazione esca la soluzione lubrificante da una vaschetta e la deposita per contatto sui fili di ordito

-        Caricatore, in cui l’ordito imbozzimato – precedentemente suddiviso in due o più sezioni per mezzo di aste invergatrici per evitare che i fili si attacchino fra loro, e passato attraverso un pettine riduttore per mantenere i fili paralleli e determinare l’altezza finale – viene arrotolato sul subbio

 

 

5 - Girasubbi

 

 

            Il girasubbi è una macchina che viene utilizzata per trasferire il filo di ordito da un subbio ad un altro. (ad esempio per correggere eventuali difetti nell’invergatura o altro). Lo stesso è formato essenzialmente da due supporti per i subbi (sul tipo di quelli presenti nella zona di scarico degli orditoi) posti uno di fronte all’altro, in grado di ruotare sia in senso orario che in senso antiorario.

 

 

6 - Annodatrice

 

 

 

Nelle produzioni di articoli di massa, verosimilmente nuova partita da ordire sarà identica a quello in esaurimento. Di conseguenza, se ogni capo della nuova partita sarà annodato al suo corrispondente di quella vecchia, le operazioni di preparazione alla lavorazione dell’orditoio potranno essere omesse. L’operazione di annodatura viene solitamente eseguita mediante un apposito macchinario (di piccole dimensioni), che viene posizionato in corrispondenza dei fili da annodare. Lo stesso attraverserà, scorrendo su appositi binari, il fronte trasversale della macchina, annodando automaticamente i fili di ordito.

 

 

7 – Macchine per l’incorsatura

 

      

 

La procedura di incorsatura è la sequenza di preparazione dei fili a telaio. Come già detto prima, gli stessi devono passare nell’ordine: all’interno della lamella del guardiaordito per l’arresto in caso di rottura; attraverso l’occhiello della maglia del liccio ed il dente del pettine.

Inizialmente queste operazioni venivano fatte manualmente, ed erano fonte di un enorme dispendio di tempo. In seguito sono state predisposte delle macchine per velocizzare l’operazione.

Al giorno d’oggi, esistono due tipi di macchina per l’incorsatura: automatica e semiautomatica. Nel primo tipo non è necessario predisporre i pettini e le lamelle in corrispondenza delle licciate, in quanto gli stessi verranno posizionati automaticamente dalla macchina. Nella seconda tipologia di macchina, i pettini e le lamelle dovranno essere posizionati all’interno delle licciate in precedenza da parte di un operatore.

Tutti e due i tipi di macchine sono essenzialmente costituite da due parti: una parte fissa (la macchina vera e propria) ed un carrello mobile, utilizzato come supporto per il subbio e dotato di sistemi per la tensionatura dei fili di ordito, che viene posizionato in corrispondenza della parte fissa all’inizio della lavorazione.

 

 

8 – Magazzino rotante per subbi

 

 

Soprattutto nelle aziende in cui non c’è molto spazio, i subbi vengono temporaneamente stoccati in magazzini verticali. Gli stessi sono in grado di ruotare, in modo da presentare all’utente il subbio necessario

 

 

9 – Carrelli manuali per il trasporto di subbi e quadri

 

      

 

I carrelli che vengono utilizzati per la movimentazione dei subbi e dei quadri (detti anche “licciate”) sono solitamente dotati di sistemi che permettono il sollevamento dei loro supporti in modo da permettere la presa degli elementi interessati. Il sistema di sollevamento di questi supporti può essere idraulico oppure mediante viti senza fine.

 


 

10 - Carrelli elettrici per il trasporto di subbi e quadri

 

 

Nelle aziende più moderne, questo tipo di carrelli sta sostituendo la sua controparte manuale. Gli stessi funzionano in maniera del tutto analoga a dei veri e propri transpallet elettrici: il sistema di comando dei supporti di trasporto dei subbi e delle licciate è posto in corrispondenza della barra di guida e la loro propulsione è ottenuta mediante batterie ricaricabili a bassissima tensione.

 

 

11 - Sistema di pulizia ad ultrasuoni per le lamelle ed i pettini

 

 

Nelle aziende più datate la pulizia dei licci e delle lamelle viene effettuata manualmente, lavando gli stessi mediante stracci imbevuti di appositi solventi.

Una soluzione alternativa è quella del lavaggio ad ultrasuoni: tale impianto è costituito normalmente da due vaschette di lavaggio e da un fornetto di asciugatura. Un robottino filoguidato si occupa di trasferire le lamelle (posizionate su un apposito supporto) dalle vasche di pulizia delle stesse al forno di asciugatura. La pulizia delle lamelle avviene grazie alle vibrazioni impartite da un emettitore ad ultra suoni al liquido (solitamente acqua e, occasionalmente acqua e detergenti particolari) in cui sono immersi gli elementi da pulire.

 


 

12 - Macchina per la saldatura

 

 

Questo tipo di accessorio viene utilizzato per saldare un film di nylon in corrispondenza dei capi dei fili una volta incorsati, in modo da facilitare le successive operazioni di infilaggio a telaio.

 

 

13 – Riroccatrici

 

 

Le riroccatrici, in questa fase possono essere utilizzate per la preparazione di campionicini o per il recupero del filato non utilizzato. In quest’ultimo caso, da più rocche, il filato verrà trasferito su una sola.

 

 

14 - Dispositivi ad aria compressa

 

I dispositivi ad aria compressa (soprattutto dispositivi soffianti, ma anche aspiranti) vengono utilizzati per effettuare la pulizia dei macchinari e delle attrezzature presenti in reparto

 


 

15 – Attrezzi da taglio

 

In fase di orditura/preparazione alla tessitura possono essere presenti attrezzi da taglio utilizzati per l’eliminazione delle rolle (che si potrebbero formare in corrispondenza delle riroccatrici e/o delle macchine per l’imbozzimatura) nonché, all’occorrenza, per il taglio del nylon e dei fili

 

 

16 – Supporti di sostegno per l’incorsatura

 

Durante le operazioni di preparazione alla tessitura, i subbi devono essere passati da un carrello ad un altro ed i fili di ordito devono essere mantenuti tesi durante questi passaggi. Tali fili devono essere inoltre pettinati al fine di regolarizzarne la disposizione e l’orientamento. Per facilitare queste operazioni, sono presenti una serie di sostegni metallici che devono essere montati all’occorrenza